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Mondiali, termina la fase a gironi, dal 28/6 via con gli ottavi di finale

Mondiali, termina la fase a gironi, dal 28/6 via con gli ottavi di finale

Autore: Gabriele.Santoro - Capo Redattore
Data: 27/06/2014 16:15:59

 Spagna, Italia, Portogallo, Inghilterra. Se aggiungiamo Russia, Bosnia, Croazia più Costa d’Avorio ed Ecuador verrebbe un contro-mondiale niente male, peraltro sintomo della perdita dell’eurocentrismo nel calcio. Delle tredici compagini giunte alla fase finale – da sempre il continente più rappresentato - sette sono già state eliminate al girone, con diversi nomi eccellenti. A tenere alta la bandiera del Vecchio Mondo proveranno Germania e Olanda, due tra le favorite, con le possibili sorprese Belgio e Francia. Minori le chance di Svizzera e Grecia, per blasone e livello tecnico.

Gli equilibri di forze si spostano verso America ed Africa. Per i primi non è tanto una novità, Brasile ed Argentina partono in prima fila di diritto in ogni competizione, Cile ed Uruguay possono dire la loro. Estendendo anche al centro-nord, avanti ben tre formazioni su quattro, con i “soliti” Stati Uniti e Messico e la rivelazione Costa Rica. Per il Continente Nero tornano a volare le Super Aquile della Nigeria, assenti dagli ottavi dal 1998, sorprende l’Algeria mentre il Ghana non ripete l’exploit del 2010, quando un rigore sbagliato all’ultimo minuto costò l’eliminazione ai quarti di finale. Delude ancora la Costa d’Avorio, per il terzo mondiale Drogba e compagni non hanno sfruttato l’enorme potenziale, ma se la squadra non vince nemmeno a livello continentale dal 1992, qualche problema strutturale ci deve essere.

Non pervenuta l’Asia, Iran, Corea del Sud e Giappone chiudono con un solo punto a testa e se per i primi poteva anche essere prevedibile, dall’Estremo Oriente ci si poteva attendere qualcosa in più: se non la qualificazione in gironi comunque complicati, almeno una parvenza di lotta. E se aggiungiamo l’Austrialia - che non è di certo asiatica ma aderisce da qualche anno alla sua Federazione calcistica - con i suoi zero punti in tre partite il quadro desolante è completo.

Da sabato 28 inizieranno gli ottavi di finale, primi a scendere in campo i padroni di casa del Brasile. Neymar e compagni se la vedranno con il Cile, capace di eliminare i campioni in carica della Spagna grazie ad una prestazione tutta corsa e tecnica. Ai verdeoro servirà una prestazione più costante di quelle viste finora, gli andini rispetto a Croazia e Camerun sembrano più cattivi nel castigare quando si presenta l’occasione. A seguire un altro derby sudamericano, fra la Colombia e l’Uruguay, entrambe prive dei rispettivi bomber Falcao e Suarez, infortunato il primo, squalificato per il morso a Chiellini l’altro. Colombia che parte con i favori del pronostico, per aver chiuso a punteggio pieno il proprio raggruppamento e con 9 gol all’attivo, ma anche per avere una squadra più fresca, giovane e completa.

Il secondo giorno vedrà il doppio incrocio Europa-Centramerica, con un interessantissimo Olanda-Messico, squadre con filosofia simile votata all’attacco rapido, e l’inaspettato Costa Rica-Grecia. Si vedrà se il primato davanti ad Italia ed Inghilterra è stato solo un bluff frutto delle condizioni pessime delle due o vera gloria, per scomodare Manzoni. Ellenici che dopo la preoccupante sterilità delle prime due partite sembrano aver intrapreso la via giusta contro la distratta Costa d’Avorio, ma il livello tecnico è quel che è. In ogni caso una delle due sarà ai quarti di finale, e sarà un risultato storico.

30 giugno con altri incroci, stavolta Europa-Africa, sulla carta sbilanciati a favore della prima. La Francia, sette punti e otto gol concentrati in sole due gare, anche senza Ribery si sta esprimendo alla grande, ma la Nigeria ha eliminato la Bosnia di Dzeko, Pjanic e Lulic, sfiorando anche il pari con l’Argentina di Messi. Dall’altra parte la Germania avrà l’Algeria, cliente scomodo per aver sfiorato il colpaccio col Belgio e bloccato la Russia, in mezzo il netto 4-2 alla Corea. Salvo sorprese però si tratta di antipasti in vista di un classico come Francia-Germania.

A chiudere il tabellone saranno Argentina-Svizzera e Belgio-Stati Uniti. L’albiceleste sogna in grande nella terra del nemico calcistico Brasile, il biglietto da visita del girone è importante ma non troppo sorprendente. Nove punti potevano essere in preventivo, anzi forse ha sofferto più delle attese, specialmente nell’1-0 al 90’ sul modesto Iran. La Svizzera ha fatto il suo con le formazioni più morbide, Ecuador e Honduras, ma contro la Francia il parziale è stato anche sullo 0-5 prima del 2-5 finale, con i galletti chiaramente rilassati. Il Belgio è stata una delle quattro a punteggio pieno, anche qui normale amministrazione per Hazard e soci, dati alla vigilia probabile sorpresa. Ma gli States hanno sfiorato l’impresa sul Portogallo, raggiunti al 95’, comunque riuscendo ad eliminarlo. Ed anche con la Germania sono stati sempre in partita.

Ad ogni modo tutto si riazzera – funziona così anche in altre competizioni e in altri sport – quando si arriva alla fase ad eliminazione diretta. Giocarsi tutto il 90’ mette in una condizione mentale diversa dal considerare la qualificazione sulle tre partite, come dire sul medio-lungo periodo. Ogni considerazione fatta può perdere valore e non è solo una scusa per mettere le mani avanti, ma un dato. La stessa Spagna del 2010, poi vincente, iniziò perdendo a sorpresa con la Svizzera…


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